febbraio 2015

Alla ricerca dell’affare…

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“Tutte abitazioni a carattere rurale tipiche delle regioni menzionate e in grado di catturare l’interesse dei compratori e di coloro che dall’estero scelgono di traferirsi a vivere in Italia.
Per quanto riguarda per esempio le masserie pugliesi che anni fa hanno conquistato il mercato inglese – facendo lievitare le quotazioni – oggi le richieste provengono soprattutto dal nord Italia, ma continua la domanda da acquirenti del nord Europa.
Nell’interno ci sono zone più avanzate in termini di mercato immobiliare e zone, invece, ancora tutte da scoprire. «Nel sud del Salento, ad esempio, si riscontrano già alcuni investimenti immobiliari importanti – dicono da Idealista.it – pensiamo alla masseria acquistata da Helen Mirren qualche anno fa a Tiggiano. Questa zona si caratterizza per i suo uliveti secolari sterminati e il paesaggio agreste con muretti a secco e pajare o furnieddhri (i tipici trulli salentini, che sono diversi dai trulli della Valle d’Itria). La zona, invece, che si svilupperà nel prossimo futuro è più a nord, a ovest di Lecce: è l’area della produzione del vino. Il paesaggio è caratterizzato da vigneti a perdita d’occhio, intervallati da uliveti»
Secondo Donna Mignon dell’agenzia Mignon Potenza real estate il mercato si muove ma i tempi delle trattative restano molto lunghi. «Le quotazioni di belle masserie in campagna partono da 400mila per arrivare fino a oltre un milione di euro, valori che dipendono soprattutto dalla grandezza della struttura – dice Donna Mignon –. La domanda è prevalentemente italiana, si registrano invece più stranieri per i trulli». La ricerca è focalizzata su strutture che si possano convertire in bed & breakfast di qualità e lusso per poter cambiare vita oppure di edifici da dividere in appartamenti da affittare a settimana. Tra gli stranieri i più attivi sono i tedeschi, gli inglesi e i francesi. «Proprio in questi giorni abbiamo chiuso una trattativa con un acquirente di Hong Kong – dice – mentre una famiglia inglese è interessata a una masseria con vigneto da tre milioni nella zona di Francavilla Fontana».

Articolo tratto da: http://www.casa24.ilsole24ore.com/art/mercato-immobiliare/2014-10-01/trulli-stazzi-masseriee-momento-182642.php?uuid=AbzBEkRK

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Spot sulla semplificazione dei lavori privati: Governo illusorio…

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“Con il decreto Sblocca Italia, ristrutturare un appartamento, dividere un alloggio grande in due più piccoli o unire alloggi contigui, è semplice e veloce: se non si modifica la volumetria complessiva e non si interviene sulla struttura, non si ha più bisogno del permesso di costruzione, basta una semplice comunicazione di inizio lavori al Comune. Quando saranno finiti i lavori bisognerà inviare la comunicazione di fine lavori al Comune: questo ti farà risparmiare la procedura di accatastamento che altrimenti resta a carico del proprietario”


Questo è quanto viene reso pubblico durante lo Spot sulla semplificazione dei lavori privati che il Governo sta mandando in onda sulle reti nazionali.

Sembra una grande semplificazione, ma in realtà è quanto già da mesi siamo abituati a fare.

Una Comunicazione di Inizio Lavori al Comune è quanto presentiamo già da mesi con i moduli di Comunicazione di Inizio Lavori C.I.L. relativi a tutti quei lavori di edilizia libera. Tale comunicazione, omissione voluta nello spot, implica necessariamente il supporto di un tecnico per la compilazione dell’elaborato grafico di progetto, confrontato con lo stato di fatto, e la redazione della relazione tecnica riguardante i lavori da eseguire.

Quindi, ben vengano gli spot… ma non sono di certo novità o semplificazioni libere per i cittadini… cosa accadrebbe altrimenti? Immagino già un pò di muri portanti che magicamente scompaiono… :O

Riferimento web: http://www.edilportale.com/news/2015/02/professione/semplificazione-dei-lavori-privati-i-tecnici-contro-lo-spot-del-governo_43688_33.html

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